Dante nel suo studio

1978

NEL DETTAGLIO

Dimensioni

86.4 x 67.3 cm

Tecnica

Olio su tela

Descrizione

Tom Phillips ha dato le seguenti indicazioni su quest’opera:

Questo quadro è vagamente ispirato a una piccola riproduzione in bianco e nero di un dipinto attribuito (anch’esso vagamente, credo) a Signorelli. Raffigura il poeta visto attraverso la finestra di una stanza senza finestre o caratteristiche particolari. Mi sono discostato da questa fonte sotto quasi tutti gli aspetti e ho introdotto una finestra sul retro che si affaccia su un paesaggio quasi metafisico che include uno sperone roccioso […], davanti al quale si erge un cipresso […]

I libri sulla destra dell’immagine forniscono una chiave di lettura e un indice cromatico dell’immagine nel suo complesso. Sono intitolati AMOR, MARO e ROMA, ciascuno dei quali è un anagramma dell’altro.

[…]

La fisionomia di Dante si basa sull’immagine tradizionale di un asceta dal volto affilato che ci è stata tramandata in gran parte oralmente attraverso la maschera mortuaria, probabilmente falsa, il busto del Torrigiano a Napoli e i dipinti di Raffaello e Botticelli. Le mani sono le mie e sono state disegnate dal vero, anche se adattate alle esigenze geometriche del dipinto.

(Tom Phillips, Works and Texts, Londra, Thames and Hudson, 1992, p. 233)